Il castello di Fénis

Uno dei castelli medievali meglio conservati d'Italia è in Val d'Aosta. Ha una doppia cinta di mura merlate ed un edificio centrale con numerose torri. È la principale attrazione turistica della regione, ed è situato non lontano dal suo capoluogo: stiamo parlando del castello di Fénis.

Il castello svetta fra i prati valdostani

Normalmente i castelli sono concepiti a scopo difensivo, per sorvegliare il territorio da eventuali incursioni di truppe nemiche; per questa ragione, essi sono costruiti in luoghi protetti, elevati e facilmente difendibili. Questo castello invece è diverso: è in pianura, non c'è nessun elemento morfologico del territorio che faccia pensare ad una sorta di difesa naturale. Per tale ragione, si sostiene che la famiglia che lo costruì, quella dei Challant-Fénis, lo avesse fatto per mera ostentazione: ostentate sono le torri e la doppia cinta difensiva; un tentativo di intimidire e stupire la popolazione che comandavano.
Si parla, per la prima volta, di questo castello nel 1242: un documento infatti, affermava che questo castello era proprietà di Gotofredo di Challant e dei suoi fratelli. Probabilmente, all'epoca, il castello era composto dalla sola torre colombaia (una torre circolare) e dalla torre squadrata, ed avesse una sola cinta di mura.

Ingresso del castello - sono visibili la torre colombaia a destra e la squadrata a sinistra

Fra il 1320 ed il 1420, il castello assunse l'aspetto odierno, grazie all'aggiunta di un corpo abitativo di forma pentagonale, che inglobava edifici preesistenti. Nel 1426 cominciò il declino della famiglia Challant, ed il castello non subì più grandi lavori, ad esclusione di alcuni affreschi commissionati nel XVIII secolo per abbellire il cortile interno. Nel XIX secolo l'edificio fu completamente abbandonato e, solo agli inizi del secolo, scorso cominciò una lunga campagna di restauri, spesso troppo invasivi, a seguito della dichiarazione di monumento nazionale.
Si accede all'interno della struttura attraverso un portale che si apre nelle mura del lato a sud e passa vicino a una delle torri più antiche del maniero, creato nel restauro degli anni trenta del secolo scorso; superata la cinta muraria, ci si ritrova in un cortile chiuso, che circonda la struttura centrale. Sul lato nord-est di questo cortile è presente un edificio rettangolare, un tempo adibito a scuderia, mentre l'accesso al corpo abitativo centrale si trova in corrispondenza della torretta a metà del lato est. Il corpo centrale si sviluppa su tre piani, che circondano un cortile interno quadrangolare, oltre al seminterrato dove erano situate le cantine e le prigioni. Il pian terreno era destinato alla guarnigione del castello e a locali di servizio: vi si trovavano in particolare il corpo di guardia, la cucina e una sala da pranzo.

Cortile del castello

Fra le decorazioni, a monte di un'elegante scalinata in pietra, spicca San Giorgio che uccide il Drago, un affresco del XV secolo realizzato da Giacomo Jaquerio, e tema molto diffuso in Val d'Aosta. Lungo le pareti della balconata, si snoda una serie di saggi, uno diverso dall'altro, che reggono pergamene riportanti proverbi e massime morali scritte in francese antico. Su uno dei muri del castello è stata trovata anche una poesia, in francese antico, attribuita a Bonifacio I di Challant, uno dei signori del castello, e scritta in occasione delle nozze di sua figlia Bona con il signore di Uriage, Jean Allamant, e la sua conseguente partenza, considerata uno dei più antichi esempi scritti della lingua francese parlata nella zona alla fine del Medioevo. Il testo recita: 

"Povero passerotto che da casa mia
voli così lontano dalla Dora
serba in cuor tuo il ricordo
di chi prega e piange per te.
"

Molte sono le sale del castello che è possibile visitare: al pian terreno spicca la sala delle armi, chiamata così per la presenza di una rastrelliera di picche, oltre che di un trabocchetto per i condannati a morte, costituito da un pozzo le cui pareti sono coperte di lame che trafiggevano chi vi cadeva. Il primo piano, il più elegante e meno freddo del maniero, era riservato ai signori del castello. Qui si trovavano le loro stanze private, gli ambienti di rappresentanza e la cappella. Sul lato nord, in corrispondenza della cucina del piano terra, si trova un locale con la presenza di un grande camino e di un acquaio, che si ritiene potesse essere una seconda cucina, attualmente arredata con una serie di sedie, sedili e una coppia di panconi ottocenteschi di stile tardogotico.
L'intero lato nord del primo piano è occupato da una lunga sala rettangolare definita cappella, uno degli ambienti più suggestivi del castello. In passato la sala era probabilmente divisa in due da una grata lignea analoga a quella presente nel castello di Issogne, che separava la cappella vera e propria dal locale di rappresentanza chiamato “salle de la chapelle”. Pregevoli gli affreschi presenti in questo locale.

Ritratto della madonna nella cappella del castello

Il castello è inoltre un'icona nella cultura di massa: infatti, un film ed una serie televisiva sono stati girati al suo interno. 
Per tutte queste ragioni, vale la pena fare un giro nel castello di Fénis, se vi trovate dalle parti della Val d'Aosta.

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