Le vette dell'arte medievale: la basilica di San Francesco in Bologna
Nel XIII secolo i frati francescani di Bologna abitavano in un'umile casa che mal si adattava alle loro esigenze. Così, Papa Gregorio IX, insieme all'interessamento delle autorità civili della città, concesse loro, nel 1236, di avviare la costruzione di una grandiosa basilica che tutt'oggi svetta nel centro della città felsinea.
La basilica vista dall'omonima piazza |
Non si conosce l'architetto di questo capolavoro della storia dell'architettura, anche se tante sono state le ipotesi avanzate; fatto sta che nel 1263 la basilica venne completata nelle sue parti essenziali. Tra il 1397 e il 1402, fu innalzato un nuovo grande campanile su progetto di Antonio di Vincenzo, che realizzò anche la prima cappella privata, quella della famiglia Muzzarelli. Lungo il perimetro furono successivamente costruite altre cappelle gentilizie, tutte eliminate nei restauri di fine Ottocento, esclusa la quattrocentesca cappella di san Bernardino.
Benché di forme e aspetto ancora prettamente romanici, San Francesco di Bologna è, tra le costruzioni italiane, quella nella quale sono riflesse con maggiore fedeltà le caratteristiche del gotico francese, chiaramente riconoscibili soprattutto negli archi rampanti absidali esterni.
L'abside della basilica, di stile gotico francese |
L'interno è a tre navate scandite da pilastri ottagonali con altissime (rispetto all'altezza della basilica) volte esapartite (cioè divise in sei vele, come a Notre Dame di Parigi, link al nostro articolo in merito qui). Nel coro si sviluppa un deambulatorio absidale con corona di nove cappelle a raggiera.
L'interno della basilica |
L'interno si contraddistingue per la quantità enorme di monumenti e opere d'arte; spiccano i sepolcri di personaggi illustri, come Papa Alessandro V. Svetta su tutte l'ancona marmorea dell'altare centrale, autentico capolavoro di scultura gotica.
L'ancona marmorea dell'altare |
Il convento ha come attrattiva principale il Chiostro dei Morti, che fu realizzato in pieno XIV secolo; sulle pareti sono collocate tombe dei dottori dello Studio, tutte trecentesche. Un altro grande chiostro quattrocentesco è verso il lato sud: questo e molte altre parti del grande complesso, che nei secoli fu dei frati Minori, è oggi adibito ad altri usi (uffici finanziari).
Chiostro dei morti |
Infine, sono molto belle da ammirare le tombe dei Glossatori, tre arche che conservano le spoglie dei tre più importanti dottori dell'Università di Bologna del XIII secolo, ossia Francesco D'Accursio, Rolandino dei Romanzi ed Egidio Foscherari.
Le tombe dei Glossatori |
Questi sono alcuni dei monumenti più importanti che si possono ammirare in tale gioiello di gotico francese nel centro di Bologna, assolutamente consigliato da vedere.
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