Historie Medievali the life of: Giovanni da Milano
Giovanni da Milano, pittore attivo tra il 1346 e il 1369, è una figura
di primaria importanza nel panorama artistico del Trecento. La sua
opera, caratterizzata da una sintesi originale di stilemi giotteschi e
senesi, ha contribuito a rinnovare la pittura italiana della seconda
metà del XIV secolo.
Nato in Lombardia, presumibilmente a Caversaccio, intorno al 1325-1330,
Giovanni si formò artisticamente in un ambiente ricco di fermenti
culturali. La sua prima attività è documentata a Prato nel 1346, dove
risulta iscritto nell'elenco degli artisti forestieri.
L'opera di Giovanni da Milano rivela l'influenza di due grandi maestri
del Trecento: Giotto di Bondone e Simone Martini. Da Giotto deriva la
solidità delle figure, la monumentalità delle composizioni e l'uso
sapiente della luce e del chiaroscuro. Da Simone Martini, invece,
Giovanni apprende la raffinatezza del gusto gotico, la preziosità dei
colori e la cura dei dettagli.
Nel 1350 circa, si trasferì a Firenze, dove entrò in contatto
con la vivace scena artistica cittadina. Qui realizzò alcune delle sue
opere più importanti, tra cui il Polittico di Ognissanti (oggi agli
Uffizi), la Pietà della Galleria dell'Accademia e gli affreschi della
Cappella Rinuccini in Santa Croce.
Lo stile di Giovanni da Milano si distingue per la sintesi armoniosa di
elementi giotteschi e senesi. Le sue figure sono plastiche e
monumentali, ma al tempo stesso eleganti e raffinate. La gamma cromatica
è ricca e vibrante, con un uso sapiente dei contrasti e delle
lumeggiature.
Dopo il soggiorno fiorentino, il pittore fece ritorno in
Lombardia, dove realizzò diverse opere, tra cui gli affreschi della
Cappella di San Giovanni in Monza e il Polittico di Prato (oggi nella
Pinacoteca Civica).
Giovanni da Milano morì intorno al 1370, lasciando un'eredità artistica
di grande valore. La sua opera ha influenzato numerosi pittori del
Trecento e del Quattrocento, contribuendo allo sviluppo della pittura
italiana. La sua opera, infatti, sintesi armoniosa di diverse esperienze artistiche,
rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la storia della
pittura italiana di quel periodo.
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