La nascita del giubileo
E' il 22 febbraio del 1300, Papa Bonifacio VIII ha da poco emanato una bolla che ha scaldato i cuori di tutti i cristiani d'Europa: nella Antiquorum habet fida relatio ha infatti affermato che, se nel corso di quell'anno un fedele fosse entrato per trenta volte (quindici se non fosse stato romano) le basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura, allora gli sarebbero stati rimessi tutti i peccati. La notizia fa il giro del continente, e dato che la volta successiva questa possibilità sarebbe stata concessa dopo cento anni, torme di pellegrini si riversano a Roma per avere l'indulgenza plenaria. Era appena nato il Giubileo.
Bonifacio VIII, fautore del primo Giubileo |
L'afflusso di pellegrini fu pazzesco: lo stesso Dante Alighieri, nella Divina Commedia, opera di cui abbiamo parlato in questo articolo, ci informa che sul ponte antistante Castel Sant'Angelo fu necessario regolamentare il senso di marcia:
"come i Roman per l'essercito molto,l'anno del giubileo, su per lo ponte
hanno a passar la gente modo colto,
che da l'un lato tutti hanno la fronte
verso 'l castello e vanno a Santo Pietro,
da l'altra sponda vanno verso 'l monte."
Come si può capire dal pezzo di poema appena postato, Roma venne letteralmente invasa per approfittare di questa occasione di redenzione unica ed irripetibile.
L'idea di un giubileo comunque non è nuova: non ci sono documenti scritti, ma gira voce che se si fosse entrati nella basilica di San Pietro prima della fine del 1299 si sarebbe ottenuta la remissione dei peccati. Questa pratica prese il nome di indulgenza dei cent'anni, proprio perché è stata fatta, ammesso che sia stata effettivamente messa in atto, allo scadere del XIII secolo. Tale pratica è riportata nelle memorie del cardinale Jacopo Caetani degli Stefaneschi: il cardinale raccontò, nel documento De centesimo sive Jubileo anno liber, di un vecchio di 107 anni che, interrogato da Bonifacio, asserì che 100 anni prima, il 1º gennaio 1200, all'età di soli 7 anni, assieme al padre si sarebbe recato innanzi a Innocenzo III per ricevere l'"Indulgenza dei Cent'Anni".
Jacopo Caetani degli Stefaneschi |
La cadenza del giubileo comunque resterà per poco tempo di cento anni: già Papa Clemente VI nel 1350 porta la porta a 50 anni, in modo da parificare l'intervallo di tempo con quello del giubileo ebraico; Urbano VI nel XVI secolo abbassa l'intervallo di tempo a 33 anni; infine Papa Paolo II, nel XV secolo, porterà questa frequenza agli attuali 25 anni.
Papa Paolo II |
Fra pochi giorni avrà inizio un nuovo giubileo, ed oggi sapete che questa celebrazione cristiana è, come tante altre cose della nostra vita di tutti i giorni, di origini medievali.
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