Le vette dell'arte medievale: la Chiesa di Santo Stefano a Caen

Nella città francese di Caen, nella bassa Normandia, c'è uno dei più begli esempi di architettura romanico-gotica di epoca normanna. Un autentico capolavoro costruito a seguito di una penitenza che Papa Niccolò II inflisse a Guglielmo II il Conquistatore, di cui abbiamo parlato in un nostro articolo passato che trovate a questo link. Infatti il Re normanno sposò sua cugina, un tipo di matrimonio che una bolla papale proibiva; a questo punto il Papa gli inflisse come penitenza, per espiare i suoi peccati, la costruzione di due abbazie: l'abbazia degli uomini e quella delle donne. La prima, quella degli uomini, è dedicata a Santo Stefano, ed è l'oggetto dell'articolo di oggi.

L'imponente abside dell'abbazia

La chiesa risente dell'influsso dello stile romanico che si stava diffondendo all'epoca: siamo infatti, nel 1077, e da pochi anni erano state costruite le prime chiese romaniche in giro per l'odierna Francia. L'alternanza dei pilastri, i vasti matronei a volta, l'articolazione a doppia travatura, il deambulatorio e la facciata contornata da due torri, sono tutte testimonianze della tradizione architettonica che si era affermata in epoca carolingia e ottoniana.

La facciata dell'abbazia, di chiaro stile romanico, su cui svettano le due torri

I tre livelli inferiori della facciata formano un blocco quadrato, contribuendo a dare un aspetto massiccio all'insieme. Tranne che per qualche ornamento geometrico negli archivolti dei tre portali e sul frontone della navata, la nudità di questo blocco è stupefacente: l'impressione d'insieme è dominata dalle linee architettoniche: prima dai quattro massicci contrafforti, che accompagnano lo sguardo dal basso verso l'alto, e poi dai due ordini di cinque grandi finestre con base prolungata da modanature sporgenti. Le torri si dividono in tre piani di uguale altezza, la cui progressione accentua lo slancio dello sguardo verso il cielo. Il piano inferiore è cieco e conta sette stretti archetti pensili su ogni faccia. Il secondo livello ha più decori, ma è meno denso: ogni faccia conta cinque archetti (di cui tre ciechi) separati da alcune semicolonne binate. Il terzo livello è il più aereo e il più riccamente decorato: è infatti dotato di due grandi bifore dagli angoli decorati e con gli archivolti dotati di spesse modanature. Due guglie gotiche sormontano queste torri.

Navata centrale della chiesa

L'interno è sobrio ed austero, richiama quelli che sono i tipici canoni romanici normanni con le sue arcate a tutto sesto, l'ampio matroneo, o le finestre monofore. Elemento gotico inserito nel 1115, in sostituzione della precedente volta a botte, è il tetto a volte ogivali, le prime in assoluto mai costruite in Europa. Il coro, presente nell'abside, venne edificato nel 1204: in esso si possono notare degli elementi gotici, anche se nella regione normanna, all'epoca, si continuava ancora a costruire in stile romanico normanno.
Davanti all'altare è presente la tomba di Guglielmo il Conquistatore.

Tomba di Re Guglielmo

Si tratta però di una semplice lapide; il re normanno infatti, non avrà un riposo tranquillo: dopo le profanazioni da parte dei protestanti nel 1562 e 1563, con la Rivoluzione francese la pietra tombale viene distrutta. Così, nel 1802, i monaci decidono di sostituire il monumento funebre con la lapide attuale, posta al centro del coro, su cui è incisa l'iscrizione latina: "HIC SEPULTUS EST INVICTISSIMUS GUILLELMUS CONQUESTOR NORMANNIÆ DUX ET ANGLIÆ REX HUJUSCE DOMUS CONDITOR QUI OBIIT ANNOMLXXXVII", che significa: "Qui riposa l'invincibile Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia e re d'Inghilterra, fondatore di questa casa, che morì nell'anno 1087".
La chiesa, così come tutta la Normandia, merita una visita: si tratta di uno scrigno di storia ed è la testimonianza della nascita di un grande stile architettonico che tanto influenzerà l'Europa tutta.

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