Historie medievali feudal Japan: il santuario di Itsukushima

Siamo nel Giappone meridionale, e più precisamente nel mare interno di Seto. In questo mare c'è una piccola isola, Itsukushima, dove sorge un santuario eccezionale, riconosciuto patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Il santuario di Itsukushima

L'isola su cui sorge il santuario è talmente sacra che dal 1878 il governo giapponese non permette nascite o morti nella zona del santuario, tanto che le donne incinte e i malati terminali vengono allontanati dall'isola. Anche le sepolture sono vietate. Daini e cervi si muovono liberamente sull'isola, ed è possibile avvistarli abbastanza agevolmente.

Fra il VI e l'VIII secolo dopo Cristo viene fondato il santuario, che assume la sua forma attuale nel 1168 dopo la ricostruzione finanziata da Taira no Kiyomori, importante capo militare del periodo Heian. Il complesso consiste in una serie articolata di edifici a palafitta, costruiti nel mezzo della baia dell'isola; esso è circondato da edifici ausiliari associati allo shintoismo e al buddhismo, costruiti a secoli di distanza tra loro secondo stili architettonici differenti: essi includono una pagoda a cinque piani, una pagoda a due piani, alcuni santuari e un centro di teatro, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Il torii del santuario

Questa architettura religiosa, ben integrata col paesaggio naturale, è caratterizzata dal torii, antico portale giapponese, che emerge dall'acqua. Da esso, il santuario ha un aspetto che "ricorda una successione di paraventi. Le forme delicate degli edifici rossi davanti al verde scuro della montagna creano una suggestiva composizione con nitidi contrasti di colori e massa", così come affermato nella motivazione del titolo UNESCO di patrimonio dell'umanità.

Questo torii è iconico in tutto il Giappone: alto sedici metri, costruito in selezionatissimo legno di canfora, fatto venire appositamente da Miyazaki, nel Kyūshū. Lo stile è quello denominato "a quattro pilastri" (yotsu-ashi), che consente maggiore stabilità alla struttura. Con l'alta marea il portale è accessibile solo in barca; con la bassa marea può essere raggiunto a piedi dall'isola.

Uno dei templi sull'acqua. Si noti il sistema di palafitte

Essendo sul mare, è facilmente soggetto all'aggressione delle tempeste. I tifoni infatti hanno arrecato molti danni a questo tempio nel corso dei secoli, tanto è vero che solo negli ultimi anni sta giungendo al termine un importante lavoro di ristrutturazione per riportare il tempio all'antico splendore.

Data la singolarità e la bellezza, è sicuramente una delle mete imperdibili di un eventuale viaggio nel Paese del Sol Levante.

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