Historie medievali: Feudal Japan - Il periodo Kamakura

Fra il 1185 ed il 1353 governò il Giappone lo shogunato della dinastia del clan Minamoto. Il clan scelse come capitale la sua città di origine, poco a sud dell'odierna Tokyo: Kamakura. Questa città ha dato il nome al periodo storico che oggi esamineremo insieme in questo articolo.

Minamoto Yoritomo, primo shogun dell'omonima dinastia

Il primo shogun della dinastia fu Minamoto Yoritomo: a partire da lui, questo titolo divenne ereditario ed il Giappone cominciò ad essere governato da una ristretta oligarchia militare denominata "bakufu - (幕府 in kanji)". In questo periodo si andò a creare una situazione non molto distante da quella che avremmo visto nel Sacro Romano Impero dopo il periodo carolingio: infatti lo shogunato, le élite e la popolazione, si divisero in caste; pertanto si creò un'organizzazione sociale, per certi versi simile ai sistemi feudali occidentali, controllata dai samurai, dai gokenin (御家人 in kanji), basata sulla concessione di terre ai militari e sul rapporto signore-vassallo. Quindi questo periodo fu favorevole ai samurai e alle caste militari; inoltre, si assistette allo sdoppiamento della gestione del potere, in mano agli emergenti militari ma ancora condizionato dagli alti funzionari imperiali.
Rare furono le invasioni dell'arcipelago giapponese: le isole, ben distanti dall'Asia grazie al mar Giallo, subirono tentativi di invasione soltanto nel 1274 e 1281: tutte e due le volte, le tempeste spazzarono via le imbarcazioni degli invasori. In questo periodo si ebbero lo sviluppo e l'ascesa di due correnti del buddhismo, quella zen e quella mahayana; a livello filosofico si afferma invece la corrente del bushido, disciplina che parla della via del guerriero e a cui abbiamo dedicato un articolo in passato (link qui). 

Gli ideogrammi per il termine Bushido

Questo infine è anche il periodo in cui Marco Polo, nel suo famoso libro "Il Milione" (link qui a un nostro articolo passato), ci accenna al Giappone chiamandolo Cipangu.
Ma quali sono le caratteristiche artistiche di questo periodo? Passiamo insieme in rassegna l'elenco degli aspetti principali.

Architettura 
Più semplice e meno elegante rispetto al precedente periodo storico, con templi il cui stile era influenzato da quelli cinese ed indiano; nonostante queste influenze, lo stile più diffuso restò quello del precedente periodo Heian: l'esempio più caratteristico è il tempio di Kofuku-ji di Nara.
    Il tempio di Kofuku-ji di Nara

Scultura
Le numerose statue raffiguranti le divinità buddhiste, dovute all'esplosione di tale religione, crearono un movimento scultorico florido. Il realismo che trionfò in questo periodo fu motivato dall'esigenza di diffondere il Buddhismo ai ceti popolari, dalle tendenze dei militari, dalla riscoperta dell'arte Nara e dall'influenza dell'arte cinese Song. Gli esempi più emblematici risultarono la grandiosa statua in bronzo dell'Amitabha Buddha del Kōtoku-in di Kamakura, realizzata alla metà del XIII secolo, e le sculture da ritratto dei santi buddhisti Asaṅga e Vasubandhu.

Il Buddha di Kamakura

Pittura
Anche nella pittura fu il realismo a caratterizzare lo stile della scuola yamato-e, evidenziato dall'attenzione per le linee del disegno, per il colore, per la narrazione e per i particolari. Le opere acquisirono maggiore naturalezza e vitalità scenica come nel Manuale degli Inferni (Museo Nazionale di Tokyo) e nel Manuale degli Spettri Affamati (tempio Raigō). Anche la ritrattistica laica fu pervasa dal realismo e da una grande espressività, che condurrà alla nascita della pittura paesaggistica.

Esempio di pittura della scuola Yamato-e

Arti minori e letteratura
Va menzionata la grande produzione di ceramica e l'introduzione dei caratteri del sillabario katakana.

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