Il castello di Lettere
Uno dei più scenografici castelli della Campania è senza dubbio quello di Lettere.
X secolo: sui contrafforti settentrionali dei monti Lattari, a circa 340 metri di quota, Mansone I di Amalfi sceglie di costruire un castello per controllare la piana nocerino sarnese. Il punto di vista è perfetto: si ha la possibilità di vedere fino a Napoli, Ischia, Nola, Stabia, oltre a tutta la piana fino ai piedi del Vesuvio. Il ducato di Amalfi, all'epoca, era quasi all'apogeo della sua estensione; avere un importante punto di difesa a nord, direttamente sulle piane sottostanti, aveva un valore strategico fondamentale.
Nel castello erano presenti una chiesa, alcune abitazioni e diverse botteghe. I Normanni, decenni dopo, ampliarono la fortezza: furono costruite nuove mura, una nuova porta, dotata di ponte levatoio e protetta da un camminamento con arcieri; a poca distanza dal castello invece, venne edificata una cattedrale, in stile romanico.
Con l'arrivo degli Svevi, il castello viene passato alla famiglia Filangieri, che nel 1268, costruiscono un mastio.
Durante gli angioini, il castello viene ampliato e fortificato per sostenere gli attacchi nemici, causati dalla guerra dei Vespri. Vengono costruiti camminamenti sospesi, nuove torrette e mura difensive.
Nel XVI secolo il castello diviene residenza, perdendo l'uso militare, ma nel corso dei secoli, la residenza viene progressivamente abbandonata, finendo in decadenza ed in rovina.
Fortunatamente, negli ultimi anni è stata condotta un'enorme opera di ristrutturazione, valorizzazione e restauro, che fortunatamente ha interessato anche altri castelli della Campania, che in questo modo dimostra una nuova sensibilità verso un suggestivo e ricco patrimonio storico regionale.
Castello di Lettere, sullo sfondo, il golfo di Napoli |
X secolo: sui contrafforti settentrionali dei monti Lattari, a circa 340 metri di quota, Mansone I di Amalfi sceglie di costruire un castello per controllare la piana nocerino sarnese. Il punto di vista è perfetto: si ha la possibilità di vedere fino a Napoli, Ischia, Nola, Stabia, oltre a tutta la piana fino ai piedi del Vesuvio. Il ducato di Amalfi, all'epoca, era quasi all'apogeo della sua estensione; avere un importante punto di difesa a nord, direttamente sulle piane sottostanti, aveva un valore strategico fondamentale.
Nel castello erano presenti una chiesa, alcune abitazioni e diverse botteghe. I Normanni, decenni dopo, ampliarono la fortezza: furono costruite nuove mura, una nuova porta, dotata di ponte levatoio e protetta da un camminamento con arcieri; a poca distanza dal castello invece, venne edificata una cattedrale, in stile romanico.
Resti della cattedrale normanna vicino al castello; a sinistra si notano le tracce di diversi edifici |
Con l'arrivo degli Svevi, il castello viene passato alla famiglia Filangieri, che nel 1268, costruiscono un mastio.
Il mastio del castello è la torre più alta presente sulla destra |
Durante gli angioini, il castello viene ampliato e fortificato per sostenere gli attacchi nemici, causati dalla guerra dei Vespri. Vengono costruiti camminamenti sospesi, nuove torrette e mura difensive.
Nel XVI secolo il castello diviene residenza, perdendo l'uso militare, ma nel corso dei secoli, la residenza viene progressivamente abbandonata, finendo in decadenza ed in rovina.
Fortunatamente, negli ultimi anni è stata condotta un'enorme opera di ristrutturazione, valorizzazione e restauro, che fortunatamente ha interessato anche altri castelli della Campania, che in questo modo dimostra una nuova sensibilità verso un suggestivo e ricco patrimonio storico regionale.
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