Proposte di lettura: Gusti del Medioevo. I prodotti, la cucina, la tavola.
Vi siete mai chiesti com'era mangiare e stare a tavola durante il medioevo? Oggi siamo seduti a tavola e il cibo viene servito in una successione uguale per tutti, ma è stato sempre così? Non nel Medioevo! La tavola medievale segue un altro modello, molto simile a quello odierno che si può trovare in Giappone o in Cina: i cibi vengono serviti simultaneamente e spetta a ciascun convitato sceglierli e ordinarli secondo il suo gusto. La cucina contemporanea tende a rispettare i sapori naturali e a riservare a ciascuno di essi uno spazio distinto, nei singoli piatti e come nell'ordine del menù.
Massimo Montanari ci spiega che queste regole non sono un archetipo universale, anzi! L'autore ci illustra in modo dettagliato come la cucina medievale preferiva mescolare i sapori e ad esaltare l'idea dell'artificio, che modificava la natura. Sia la preparazione delle singole vivande, sia la loro dislocazione all'interno del pasto, rispondevano ad una logica sintetica: tenere insieme più che separare. Se le differenze di gusto fra noi e il Medioevo sono importanti, altrettanto sono forti le continuità: alcune preparazioni costituiscono tuttora un segno forte dell'identità alimentare, come la pasta, la polenta, il pane, le torte, una moltitudine di piatti a base di carne, pesce, formaggio, verdure che hanno garantito nei secoli la sopravvivenza e il piacere gastronomico degli individui. Il viaggio a cui ci introduce Montanari nelle pagine di questo libro, ci fa conoscere un territorio doppiamente affascinante, perché vicino e, al tempo stesso, lontano.
Il libro presentato |
Massimo Montanari ci spiega che queste regole non sono un archetipo universale, anzi! L'autore ci illustra in modo dettagliato come la cucina medievale preferiva mescolare i sapori e ad esaltare l'idea dell'artificio, che modificava la natura. Sia la preparazione delle singole vivande, sia la loro dislocazione all'interno del pasto, rispondevano ad una logica sintetica: tenere insieme più che separare. Se le differenze di gusto fra noi e il Medioevo sono importanti, altrettanto sono forti le continuità: alcune preparazioni costituiscono tuttora un segno forte dell'identità alimentare, come la pasta, la polenta, il pane, le torte, una moltitudine di piatti a base di carne, pesce, formaggio, verdure che hanno garantito nei secoli la sopravvivenza e il piacere gastronomico degli individui. Il viaggio a cui ci introduce Montanari nelle pagine di questo libro, ci fa conoscere un territorio doppiamente affascinante, perché vicino e, al tempo stesso, lontano.
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