I tunnel della città di Acri
San Giovanni d'Acri è una città importantissima per le vicende delle Crociate. Posta sulla costa settentrionale dello stato di Israele, rappresentava un porto strategico per l'arrivo a Gerusalemme e per le carovane di pellegrini che giungevano in Terra Santa. Orbene, è interessante sapere che, dal 1187, i cavalieri Templari stabilirono in questa città il loro luogo di residenza, nella porzione sud occidentale di essa.
Un cavaliere templare anonimo, vissuto a San Giovanni d'Acri, così descrisse la loro residenza: “La fortezza dei Templari era l’edificio più forte della città e per la maggior parte toccava la linea del mare. Essendo una fortezza robusta la sua entrata era protetta da due forti torri, lo spessore delle cui mura era di 28 piedi. Ai due lati delle forti torri furono costruite due torri più piccole; sopra a ogni torre fu collocato un leone dorato grande come un toro.”
I Templari scavarono un tunnel sotto la città, per collegare la loro residenza al porto. Il tunnel serviva, secondo gli archeologi, soprattutto per il trasporto in segreto di materie preziose, come i tesori. La galleria, scoperta nel 1994, è lunga 150 metri: essa si estende dalla fortezza templare, a ovest della città, fino al porto sito ad est. Lungo il percorso attraversa il Quartiere Pisano e, in passato, era un passaggio sotterraneo strategico, che univa il palazzo con il porto. La parte inferiore della galleria è scavata nella pietra naturale, mentre la parte superiore è fatta di pietre tagliate; al di sopra di quest'ultima, c'è una volta a forma di mezza botte.
Un team di archeologi, però, è andato oltre: usando le moderne tecnologie, ha mappato una rete di tunnel sconosciuti, che fa capire quanto fosse complessa la trama di passaggi segreti sotto la città.
Infatti, l'archeologo Albert Lin della National Geographic, insieme al suo staff, non solo ha collocato l'ubicazione precisa dell'antica fortezza, dove oggi si trova un parcheggio, ma ha anche mappato una serie di tunnel che passavano al di sotto del quartiere genovese della città. Nello specifico, hanno sfruttato la LiDAR, acronimo di Laser Imaging Detection and Ranging, una tecnica di telerilevamento, che attraverso impulsi laser permette di scrutare sotto la superficie senza dover scavare.
Lin e colleghi hanno rilevato anche una casa di guardia e i resti di una torre ad essa associata. Forse si tratta della famosa torre del tesoro, dove i membri dell'ordine religioso cavalleresco trasferivano oro dal porto, proprio passando attraverso i tunnel segreti.
Ancora una volta, la tecnologia si mette al servizio della storia, arricchendola di particolari e gettando così nuove luci su di un affascinante passato.
Uno dei tunnel conosciuti |
Un cavaliere templare anonimo, vissuto a San Giovanni d'Acri, così descrisse la loro residenza: “La fortezza dei Templari era l’edificio più forte della città e per la maggior parte toccava la linea del mare. Essendo una fortezza robusta la sua entrata era protetta da due forti torri, lo spessore delle cui mura era di 28 piedi. Ai due lati delle forti torri furono costruite due torri più piccole; sopra a ogni torre fu collocato un leone dorato grande come un toro.”
Ricostruzione della fortezza di Acri |
I Templari scavarono un tunnel sotto la città, per collegare la loro residenza al porto. Il tunnel serviva, secondo gli archeologi, soprattutto per il trasporto in segreto di materie preziose, come i tesori. La galleria, scoperta nel 1994, è lunga 150 metri: essa si estende dalla fortezza templare, a ovest della città, fino al porto sito ad est. Lungo il percorso attraversa il Quartiere Pisano e, in passato, era un passaggio sotterraneo strategico, che univa il palazzo con il porto. La parte inferiore della galleria è scavata nella pietra naturale, mentre la parte superiore è fatta di pietre tagliate; al di sopra di quest'ultima, c'è una volta a forma di mezza botte.
Un team di archeologi, però, è andato oltre: usando le moderne tecnologie, ha mappato una rete di tunnel sconosciuti, che fa capire quanto fosse complessa la trama di passaggi segreti sotto la città.
Infatti, l'archeologo Albert Lin della National Geographic, insieme al suo staff, non solo ha collocato l'ubicazione precisa dell'antica fortezza, dove oggi si trova un parcheggio, ma ha anche mappato una serie di tunnel che passavano al di sotto del quartiere genovese della città. Nello specifico, hanno sfruttato la LiDAR, acronimo di Laser Imaging Detection and Ranging, una tecnica di telerilevamento, che attraverso impulsi laser permette di scrutare sotto la superficie senza dover scavare.
Assedio si San Giovanni d'Acri |
Lin e colleghi hanno rilevato anche una casa di guardia e i resti di una torre ad essa associata. Forse si tratta della famosa torre del tesoro, dove i membri dell'ordine religioso cavalleresco trasferivano oro dal porto, proprio passando attraverso i tunnel segreti.
Ancora una volta, la tecnologia si mette al servizio della storia, arricchendola di particolari e gettando così nuove luci su di un affascinante passato.
Commenti
Posta un commento