Marc Bloch, lo storico rivoluzionario
C'è stato uno studioso, nel secolo scorso, che ha letteralmente rivoluzionato il modo di studiare la storia, in particolare quella medievale. Prima di lui si studiavano solo i grandi avvenimenti dei grandi personaggi e si dava poco spazio, se non addirittura nessuno, a quella che era la vita quotidiana delle persone comuni; lui, invece, capì che per comprendere davvero un'epoca, bisogna anche investigare sulla vita di tutti i giorni, capire come vivevano le persone, cercare quei particolari che fanno comprendere la mentalità e, di conseguenza, il perché di determinate azioni. Questa rivoluzione copernicana venne portata avanti dal francese Marc Bloch.
Nato a Lione nel 1886 da famiglia ebraica, si laureò brillantemente alla Sorbona e fu professore di liceo a Montpellier. Seguì corsi universitari a Berlino e Lipsia, e si rese conto che l'importanza dell'economia di mercato, quale motore del processo di affrancamento delle masse in epoca medievale, fu fondamentale nel rivoluzionare la società europea. Al ritorno a Parigi fu ammesso alla Fondazione Thiers (1909-1912), dove compose la sua dissertazione di dottorato sulla scomparsa della servitù della gleba nell'Île-de-France, tra il XII e XIII secolo.
Durante la Prima Guerra Mondiale si distinse come soldato valoroso: rimase colpito da come la psicologia dei soldati avesse un'influenza fondamentale nell'evoluzione dei conflitti. Alla fine della guerra, a Strasburgo, ebbe la cattedra di storia medievale. Collaborando con illustri storici dell'epoca, emerse come eminente medievista e pubblicò una serie di lavori che divennero importantissimi per la conoscenza del periodo storico medievale: nel 1924 pubblicò, infatti, la sua opera magistrale, I re taumaturghi, in cui sperimentò con audacia un metodo comparatista improntato ai maestri della linguistica (lui stesso era poliglotta) e affermò con forza l'importanza della psicologia nello studio della storia.
Nel 1931 pubblicò la sua opera più citata: per molti studiosi odierni è il massimo contributo dell'autore alla storiografia, Les Caractères originaux de l'histoire rurale française. Quest'opera fu fortemente innovativa, in quanto impose un'interdisciplinarità poco frequente per l'epoca, col fine di meglio comprendere l'evoluzione delle strutture agrarie dell'Occidente medievale e moderno. Infatti Bloch ebbe la felice intuizione che tutte le materie dello scibile possono essere utili a sviscerare i temi di ricerca e strutturarli al meglio. Archeologia, scienza, economia, sociologia, tecnica e via discorrendo, sono tutte discipline che possono fornire contributi fondamentali alla comprensione della dinamica dei fatti.
Marc Bloch in una foto d'epoca |
Nato a Lione nel 1886 da famiglia ebraica, si laureò brillantemente alla Sorbona e fu professore di liceo a Montpellier. Seguì corsi universitari a Berlino e Lipsia, e si rese conto che l'importanza dell'economia di mercato, quale motore del processo di affrancamento delle masse in epoca medievale, fu fondamentale nel rivoluzionare la società europea. Al ritorno a Parigi fu ammesso alla Fondazione Thiers (1909-1912), dove compose la sua dissertazione di dottorato sulla scomparsa della servitù della gleba nell'Île-de-France, tra il XII e XIII secolo.
Durante la Prima Guerra Mondiale si distinse come soldato valoroso: rimase colpito da come la psicologia dei soldati avesse un'influenza fondamentale nell'evoluzione dei conflitti. Alla fine della guerra, a Strasburgo, ebbe la cattedra di storia medievale. Collaborando con illustri storici dell'epoca, emerse come eminente medievista e pubblicò una serie di lavori che divennero importantissimi per la conoscenza del periodo storico medievale: nel 1924 pubblicò, infatti, la sua opera magistrale, I re taumaturghi, in cui sperimentò con audacia un metodo comparatista improntato ai maestri della linguistica (lui stesso era poliglotta) e affermò con forza l'importanza della psicologia nello studio della storia.
Il più importante lavoro di Bloch, pubblicato in Italia da Einaudi |
Nel 1931 pubblicò la sua opera più citata: per molti studiosi odierni è il massimo contributo dell'autore alla storiografia, Les Caractères originaux de l'histoire rurale française. Quest'opera fu fortemente innovativa, in quanto impose un'interdisciplinarità poco frequente per l'epoca, col fine di meglio comprendere l'evoluzione delle strutture agrarie dell'Occidente medievale e moderno. Infatti Bloch ebbe la felice intuizione che tutte le materie dello scibile possono essere utili a sviscerare i temi di ricerca e strutturarli al meglio. Archeologia, scienza, economia, sociologia, tecnica e via discorrendo, sono tutte discipline che possono fornire contributi fondamentali alla comprensione della dinamica dei fatti.
Al culmine della seconda guerra mondiale, Bloch uscì con uno dei suoi ultimi lavori: La società Feudale.
Un altro grande lavoro di Bloch |
Questa sarà una delle sue ultime fatiche perché, come abbiamo detto, Bloch era ebreo. Con l'occupazione nazista, memore di ciò che aveva fatto nella prima guerra mondiale, si arruolò nella resistenza per la liberazione della Francia. Divenne uno dei capi della resistenza francese, ma alla fine venne catturato, torturato ed ucciso dai nazisti.
Marc Bloch è l'uomo che ha rivoluzionato lo studio del Medioevo. Definito dai suoi stessi superiori un guerriero, morì per liberare la Francia dall'occupazione nazista. Marc Bloch insomma si profila come una delle grandi figure storiche che diedero un contributo determinante alla conoscenza di un mondo, ormai lontano nei secoli da noi.
Commenti
Posta un commento