Great battles of Historie medievali: l'assedio di Oudenaarde
L'assedio di Oudenaarde ebbe luogo nel 1452. Fu uno dei più importanti combattimenti della Rivolta di Gand (1449-1453). La città venne assediata dalle forze della città ribelle di Gand e difesa dalle forze guidate da Simon de Lalaing, uno dei principali capitani al servizio di Filippo il Buono, duca di Borgogna. L'assedio incluse uno dei più grandi bombardamenti d'artiglieria mai visti in Europa. La presa della città da parte delle forze di Filippo aprì la strada verso Gand alle forze borgognoni. Nel 1453 i ribelli vennero sconfitti nella battaglia di Gavere.
Al comando di tre capitani, i gandiani posero assedio a Oudenaarde il 14 aprile 1453, occupando anche Espierres, attaccando Aalst e poi, il 16 aprile, tentarono, senza successo, di prendere anche la città di Grammont. Gettarono due ponti sullo Scheldt, su ciascun lato della città, così da poter attaccare su due fronti. De Lalaing, preparato a resistere agli attacchi, bruciò i sobborghi esterni della città, così che il nemico non potesse servirsene. I gandiani trasportarono una notevole artiglieria lungo il fiume: bombarde, cannoni, mortai e serpentine. Tra questi vi era una bombarda nota col nome di Dulle Griet, del peso di più di 16 tonnellate.
Dulle Griet, la bombarda da 16 tonnellate |
I difensori avevano pure a disposizione un gran numero di pezzi d'artiglieria, e il risultato fu uno dei più grandi duelli d'artiglieria della storia d'Europa. I difensori si organizzarono anche con proiettili incendiari e taniche d'acqua per le strade, per sedare gli eventuali incendi. Gli attaccanti utilizzarono anche la sfera psicologica dell'attacco, lanciando in città frecce con messaggi in cui si diceva che De Lalaing stava pianificando di tradire la città. Prepararono anche due ragazzi, che dissero essere i figli di De Lalaing catturati in un raid nell'Hainault, e promisero di ucciderli se la città non si fosse arresa, ma il comandante rispose con una cannonata. De Lalaing stesso fu quasi sul punto di morire cadendo in un fossato dopo un'ispezione.
Simon de Lalaing (1405–77), comandante borgognone della difesa della città |
Mentre l'assedio era in corso, Filippo inviò il grosso delle sue forze a Grammont e suo cugino ed alleato, Giovanni II di Nevers inviò le sue a Seclin. Il conte, con 3000 uomini, prese il ponte di Espierres e quello vicino di Helchin, quindi avanzò per liberare la città il 24 aprile. I gandiani sulla riva ovest della città, abbandonando gran parte della loro artiglieria, tra cui la Dulle Griet, ed i loro bagagli, si dettero alla fuga. Le forze ribelli sulla riva est abbandonarono anche loro il campo all'arrivo delle forze del duca. Secondo Filippo, gran parte di loro vennero catturati e uccisi. Il cronista Enguerrand de Monstrelet disse che l'opinione comune era che rimasero uccisi più di 3000 gandiani durante la fuga, mentre il conte perse un solo uomo, un mercenario. I tre capitani fuggirono a Gand, ma vennero giustiziati e cinque nuovi capi vennero eletti al loro posto.
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