Great battles of Historie medievali: La battaglia di Evesham
La battaglia di Evesham, evento fondamentale nella storia inglese, si ebbe il 4 agosto del 1265.
Fu lo scontro decisivo della Seconda guerra dei baroni, nel corso della quale Simone V di Montfort, sesto conte di Leicester, guidò alcuni baroni ribelli contro le forze realiste, guidate dal principe Edoardo. Montfort venne abbandonato da alcuni alleati, soprattutto da quelli di lingua gallese, prima dell'inizio della battaglia. Così si trovò a fronteggiare un esercito almeno due volte più grande del suo e che si trovava in posizione favorevole: fu un massacro.
Morti e mutilati durante la battaglia di Evesham |
Lungo una cresta, chiamata Green Hill, nei pressi di Evesham, Edoardo fece accampare i suoi uomini: il principe si trovava sul lato sinistro, mentre il suo alleato di Gilberto de Clare su quello destro. Le forze di Montfort ammontavano a circa 5.000 uomini, mentre quelle reali erano quantomeno il doppio se non di più; di fronte a tale superiorità numerica, Montfort ordinò di puntare al centro delle linee nemiche, così da sperare di potersi incuneare entro i loro ranghi.
Svolgimento della battaglia |
All'inizio la tattica si dimostrò vincente, ma ben presto i baroni iniziarono a perdere terreno anche a causa della mancata presenza di Llywelyn e dei suoi uomini, che disertarono all'ultimo minuto. Montfort si trovò presto circondato fra due ali di nemici armati fino ai denti, privo di rinforzi ed in netta inferiorità numerica, motivo per cui l'esercito dei baroni venne rapidamente massacrato. Con la Battaglia di Lewes, risalente ad appena 15 mesi prima, ancora impressa nella memoria, l'esercito regio combatté con ben poca pietà; per questo, nonostante i vari tentativi di arrendersi, tantissimi uomini dell'esercito dei baroni si videro falciati sul campo. Nessuno o quasi venne preso prigioniero, così che potesse poi essere chiesto, ed eventualmente pagato, un riscatto, pratica che fino a quel momento era sempre stata comune. Alla fine si contarono circa 4.000 vittime tra gli uomini di Montfort, mentre le perdite furono decisamente ridotte tra le fila delle forze realiste.
Simone di Montfort, ribellatosi al sovrano Enrico III, morto nella Battaglia di Evesham |
Simone V di Montfort venne ucciso quasi subito e la medesima sorte toccò anche al suo alleato, Peter di Montfort, mentre il suo giovane figlio, Simone VI di Montfort, si salvò soltanto perchè non era presente. I cadaveri vennero orrendamente mutilati e, oltre al danno anche la beffa, persino il re, che si trovava ancora in mano a Montfort e che era stato fatto vestire secondo i colori dei ribelli, venne salvato per il rotto della cuffia da Roger de Leybourne, un ribelle che aveva tradito la causa all'ultimissimo minuto.
Una volta che la famiglia reale fu di nuovo saldamente al comando, si dimostrò impaziente di saldare i conti, per cui tutti i ribelli vennero privati delle loro proprietà. Il vero problema, per il re, restava il Castello di Kenilworth, che ospitava ancora una guarnigione ribelle, la quale non intendeva smobilitarsi, ragion per cui, nell'estate del 1266, venne posto d'assedio. Ma questa è un'altra storia, di cui parleremo in un prossimo articolo.
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