Proposte di lettura: "Medioevo: un secolare pregiudizio"
In questo saggio, la storica ed archivista francese Régine Pernoud si diverte a mettere alla berlina i luoghi comuni che descrivono il Medioevo come una età dominata da ignoranza, miseria, sporcizia, violenza e oppressione. L’autrice confuta le falsità e calunnie diffuse non solo da certa letteratura e giornalismo, ma anche dall’insegnamento scolastico e dalla storiografia conformista, che per secoli, e con spiccata faziosità, hanno nascosto al grande pubblico il vero volto di un'epoca così affascinante.
Contestando la stessa definizione di quei secoli come buia “età di
mezzo” tra due “età luminose” (ossia l’antichità classica e il
Rinascimento), la Pernoud ne mette in luce le peculiari caratteristiche: vengono così riscoperti i nobili princìpi, i valori artistici, il senso
della giustizia, la sete di sapere, le scoperte scientifiche, il ruolo
svolto dalle donne, insomma l’elevata civiltà che ha caratterizzato il
Medioevo.
Viene di conseguenza fatta giustizia a categorie per secoli calunniate, come
quella del feudalesimo: esso non fu tirannia né anarchia, ma un modello
sociale che plasmò l’Europa e che può, ancora oggi, insegnare qualcosa alla nostra
epoca ansiosa di riscoprire il valore dei rapporti sociali locali.
Particolarmente utile il paragrafo conclusivo sull’insegnamento della storia nelle scuole, dominata da approssimatezza e faziosità, che contribuiscono a rendere negativa l'immagine di tutta questa epoca. Best-seller continuamente ristampato, antesignano di quello che oggi verrebbe chiamato “revisionismo storico”, questo piccolo classico della polemica storiografica è una lettura tuttora godibile per lo stile brillante ed umoristico dell’autrice e, purtroppo, anche per l’attualità del tema, dato che continuano a persistere pregiudizi sul Medioevo.
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