Historie medievali The life of: Costanza d'Altavilla
Costanza d’Altavilla era figlia del grande Ruggero II, re di Sicilia e potente generale normanno, ricordata principalmente per aver dato alla luce Federico II di Svevia, ma la sua storia è tanto particolare quanto sfortunata.
Costanza in una miniatura tratta dal De mulieribus claris |
Costanza era figlia della terza moglie di Ruggero II e quindi, nonostante principessa, non era in nessun modo erede al trono, né tantomeno lei ci aveva mai pensato; infatti, secondo voci di palazzo avrebbe intrapreso in segreto la via monastica. Per l’epoca non era inconsueto che le figlie, specialmente dalla secondogenita in poi, fossero mandate in convento e molte volte costrette alla vita monastica, ma di sicuro era inconsueto che una principessa, la quale aveva pur sempre peso e valore politico, potesse effettuare una scelta del genere, nonostante fosse probabilmente molto devota e praticante.
Negli ultimi anni, gli storici hanno infatti rivisto questa teoria perché altamente improbabile e, anche se avesse corrisposto al vero, il Papa le avrebbe comunque sciolto i voti per permettere il matrimonio. Purtroppo non abbiamo fonti affidabili della gioventù di Costanza e quindi, vero o non vero, questo era quello che tutti credevano di lei.
Costanza arrivò nubile a 30 anni, prima di essere costretta a sposarsi con il figlio di Federico Barbarossa, Enrico VI. L’età e l’assenza di gravidanze o matrimoni erano considerati, dalle malelingue dell’epoca, la prova inconfutabile che lei avesse accettato i voti, perché solo le monache arrivavano ai 30 anni senza figli.
Anche dopo il matrimonio la povera Costanza continuò ad essere vittima di queste maldicenze, che infangarono continuamente l’immagine della ormai Imperatrice e il fatto che ella rimase incinta per la prima volta nella sua vita a quarant’anni esasperò ancora di più questo fenomeno. Erano così pressanti e violente queste voci, che nessuno credeva che l’Imperatrice fosse veramente incinta e pensavano che il bambino sarebbe stato preso da un’altra donna e fatto sembrare suo.
Quando per Costanza d’Altavilla arrivò il momento di partorire, si trovava in viaggio per raggiungere il marito in Sicilia e il corteo si fermò nella città di Jesi. Per zittire una volta per tutte le malelingue, fu costretta a partorire nella piazza principale della città circondata da tutte le donne già sposate come testimoni, anche se, di nuovo, la critica storica ha rivalutato questo episodio come una sorta di leggenda, che ci fa comunque nuovamente comprendere come Costanza era vista.
Ovviamente questo non bastò ed anzi, le dicerie furono rinvigorite da tutto ciò, arrivando addirittura a dire che Costanza, creduta ancora monaca, avesse dato alla luce l’anticristo, secondo la leggenda per cui egli sarebbe nato da una vecchia monaca.
Insomma, Costanza non ebbe pace per tutta la sua vita da quando fu promessa ad Enrico VI, continuamente attaccata e costretta ad una infelice unione con un uomo che non amava e probabilmente anche molto violento; una donna vittima del suo tempo e del suo retaggio, che però non si lasciò mai sopraffare e continuò a resistere donando a suo figlio un futuro sicuro e anche la protezione che ella stessa non riuscì mai del tutto ad avere.
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