Il più grande tesoro norvegese
Se credete nel caso, l'eccezionale scoperta effettuata poche settimane fa in Norvegia non farà altro che rafforzare la vostra convinzione.
Erlend Bore, un comune cittadino norvegese, stava passeggiando con un metal detector in mano sull'isola meridionale di Rennesøy, vicino a Stavanger. Il medico gli aveva consigliato un'attività all'aperto e camminare per i sentirei isolati in cerca di oggetti da rilevare con il dispositivo sembrava l'opzione perfetta per lui, che sin dall'infanzia voleva fare l'archeologo. Tornando a casa, il metal detector comincia a suonare. Bore ha appena effettuato la “più grande scoperta d'oro del secolo” in Norvegia.
Il tesoro ritrovato |
"All'inizio pensavo che fossero monete di cioccolato", ha dichiarato Bore, "Era assolutamente irreale."
Il tesoro in realtà è composto da nove medaglioni e sfere d'oro che un tempo facevano parte di una collana, e tre anelli d'oro, risalenti al 500 d.C. Secondo gli archeologi il ritrovamento è unico, a dimostrarlo è il disegno sui medaglioni: il cavallo malato della mitologia norrena.
Per gli esperti, la scoperta è sicuramente da considerare come quella "del secolo". Per ciò che concerne invece il significato dei preziosi ritrovati, Hakon Reiersen ha dichiarato che "Data la posizione della scoperta e ciò che sappiamo da altri reperti simili, si tratta probabilmente di oggetti di valore nascosti o di un'offerta agli Dei in tempi drammatici".
Il professor Sigmund Oehrl, che lavora al Museo di Stavanger, ha spiegato che di solito i simboli sui ciondoli norreni mostrano il dio Odino mentre guarisce un cavallo malato. Sui gioielli ritrovati a Rennesøy, invece: "La lingua del cavallo che pende – spiega Oehrl – e la sua postura accasciata e le gambe contorte mostrano che è ferito. Il simbolo del cavallo rappresentava la malattia e l’angoscia, ma allo stesso tempo la speranza di guarigione e di nuova vita”.
Tre dei nove medaglioni ritrovati |
Comunque sia, i gioielli verranno esposti al Museo Archeologico di Stavanger, a circa 300 chilometri a sud-ovest di Oslo e gli archeologi torneranno sul luogo per svolgere ulteriori indagini, mentre per l'autore della scoperta non è dato ancora sapere se ci sarà una ricompensa. Infatti, per la legge norvegese sul patrimonio culturale tutti gli oggetti storici risalenti a prima del 1537 e le monete anteriori al 1650 sono considerati proprietà dello Stato. C'è però un precedente. Nel 2016, in un campo a Skaun nel Trøndelagerano, furono ritrovati 400 grammi d'oro sempre utilizzando un metal detector. L'oro risaliva all'epoca romana, e lo scopritore fu ricompensato con 155.000 NOK, circa 130 euro, probabilmente una cifra non all'altezza di una scoperta di tale portata.
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