Historie Medievali Feudal Japan: l'introduzione dell'archibugio

In un articolo passato abbiamo parlato di come i giapponesi entrarono in contatto con le popolazioni europee. In particolare furono i portoghesi a giocare un ruolo importante, nel XVI secolo, negli assetti geopolitici e militari giapponesi, facendo fare all'arcipelago del sol levante un salto tecnologico notevole. 

Archibugieri giapponesi

Siamo nel 1543, un anno prima i portoghesi erano stati trascinati dalla tempesta sulle coste giapponesi; per 1000 tael d'argento, corrispondenti a circa 40 chili del suddetto metallo, Fernão Mendes Pinto vendette agli abitanti dell'isola di Tanegashima la portentosa arma che di lì a breve avrebbe cambiato il modo di fare la guerra sull'arcipelago nipponico.    

L'arma da fuoco portatile infatti, piacque tantissimo al daimyo del clan Shimazu, che cercò di copiarne il meccanismo e iniziarne così la produzione in massa. Inizialmente i risultati furono deludenti: si avevano archibugi difettosi, ma entro il 1550 i signori di Tanegashima ne condivisero l'uso con i loro signori del Clan Shimazu; successivamente anche altre casate si accaparrarono l'uso delle armi dell'Occidente, tanto che si arrivò a produrne fino a 300 mila esemplari, oltre allo sviluppo di una tecnica specifica per il suo utilizzo detta hōjutsu. Gli archibugi prodotti in Giappone verranno chiamati tanegashima-teppō.

Alcuni esempi di Tanegashima-teppō

Col tempo si cercò di porre rimedio ai difetti: vennero sviluppati calibri più grandi e pesanti e s'inventò una custodia laccata per proteggere il meccanismo di sparo dall'acqua, s'inventò un sistema di stringhe a lunghezza fissa, assicurate all'archibugio, che permettessero il tiro sicuro di notte garantendo una serie di angoli fissi. Per ovviare ai lunghi tempi di ricarica (un samurai ben addestrato infatti, poteva scagliare più di una dozzina di frecce nel tempo in cui un archibugiere caricava, puntava e faceva fuoco) si organizzarono batterie di tiro alternate per garantire fuoco costante sul nemico.

Un'arma così potente fu determinante nell'unificare il Giappone: infatti, nel 1549, Oda Nobunaga commissionò la costruzione di 500 archibugi; nel 1563, il clan Amako di Izumo sconfisse il clan Kikkawa registrando 33 feriti da archibugio tra le file nemiche; nel 1567 Takeda Shingen annunciò che da lì in avanti, gli archibugi sarebbero divenuti le armi più importanti, il numero delle lance per ogni unità sarebbe stato ridotto e che gli uomini più validi avrebbero dovuto utilizzare l'archibugio.

Altri successi militari si avranno per merito di questa tecnologia, proiettando così il Giappone in una nuova era tecnologica, dal punto di vista militare, e cambiando radicalmente il modo di fare la guerra sull'arcipelago.

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