Un sito bizantino ritrovato a Oria

Oria, in Salento, è un centro urbano che ha conservato importanti testimonianze dell'epoca medievale. Nel Parco Montalbano, fra il 2013 ed il 2015, la sovrintrendenza archeologica e l'Università del Salento hanno condotto un'importante campagna di scavi archeologici che hanno destato l'attenzione degli studiosi; così, nel luglio 2025, hanno approfondito suddetta campagna di scavi. Ecco a voi cos'hanno scoperto.

Il castello di Oria e il parco Montalbano

Durante la riqualificazione del Parco di Montalbano, ai piedi del castello di Oria, è emerso un complesso bizantino del X - XI secolo. Fra i vari manufatti emersi nel corso della campagna di scavo nel decennio scorso, è stato scoperto un sigillo in piombo del X secolo raffigurante san Teodoro. Tuttavia, la scoperta del sito non era mai stata resa pubblica e le sue dimensioni, nonché la sua planimetria, la funzione e la sua importanza erano rimaste finora sconosciute. Nel 2023 l’Università del Salento si è offerta di documentare le scoperte e ha condotto una prima campagna di studi per capire la reale portata della scoperta effettuata nel decennio scorso.

Così, a luglio 2025, viene svolta una nuova campagna di scavo per rispondere alle domande sulle caratteristiche del sito e il 12 agosto 2025, presso la sede della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, si è svolta la conferenza stampa per la presentazione dei primi risultati della campagna di scavo, a cui hanno partecipato il soprintendente Antonio Zunno, Antonella Pansini (funzionario archeologo responsabile per il Comune di Oria), il sindaco di Oria Cosimo Ferretti e Paul R. Arthur (professore ordinario di Archeologia Medievale dell’Università del Salento e presidente della Società degli Archeologi Medievisti Italiani e che ha diretto la nuova campagna di scavo).

Un'immagine del sito dello scavo


Sono così state portate alla luce le strutture di un complesso edilizio sistemato a terrazze e che faceva uso del banco roccioso sottostante, costituente il rilievo su cui sorge il castello di Oria, forse sfruttato anche per creare alcuni vani rupestri. 

I resti degli edifici emersi erano ben costruiti per l’epoca, con fondazioni in pietra a secco e alzati probabilmente in legno e mattoni crudi, ragion per cui si è trovata soltanto la parte di base senza aver nulla di conservato per tutto l'alzato delle costruzioni. Gli scavi hanno portato alla luce frammenti di macine per la molitura dei cereali e basi di presse per la spremitura delle olive. Sono emersi inoltre molti corni di cervo, oggetti in osso e scarti che suggeriscono la presenza di un laboratorio artigianale, che potrebbe aver prodotto anche oggetti in bronzo e in altri materiali. 

Esempi di sepolture venute alla luce

È poi proseguito lo studio di un cimitero bizantino venuto alla luce a nord del complesso edilizio. Con lo scavo di una sepoltura piuttosto elaborata, l’antropologa Serena Siena ha notato la presenza particolare di sepolture di donne e bambini. Le sepolture suggeriscono la presenza nelle vicinanze di una chiesa, che potrebbe essere indicata anche dal ritrovamento di frammenti di marmo decorato. La vita nel sito non sembra essere continuata dopo l’XI secolo.



Commenti

Post popolari in questo blog

Le acconciature e i capelli nel Medioevo

La scrittura nel medioevo

Le fiere nel medioevo