Great Battles of Historie Medievali: La Battaglia di Las Navas

La battaglia di Las Navas fu antecedente la sconfitta Cristiana nella battaglia di Alarcos del 19 luglio 1195.

Dipinto di Victor Morelli della battaglia di Las Navas

Le conseguenze di quella disfatta obbligarono Alfonso VIII di Castiglia a chiedere al Califfo Almohade una tregua decennale, che gli consentì di riorganizzarsi e recuperare le forze per un futura vendetta. Era il 1211 quando i musulmani, situati in Spagna, occuparono con un duro assedio, la piazzaforte di Salvatierra, che era l'ultimo bastione cristiano a sud del Fiume Tago, la cui conquista lasciava spianata la strada per attaccare e impossessarsi diToledo. La conquista musulmana di quella piazzaforte mise in duro pericolo gli stanziamenti restanti dei Cristiani in Spagna, ma nel frattempo, nel campo musulmano, il Califfo Muhammad an-Nasir studiava la possibilità di un attacco in grande stile, proclamando una nuova Jihad. Lo scopo era quello di riunire sotto lo stendardo musulmano tutti i popoli che erano contro i cristiani, in modo da annientarli e annettere definitivamente tutti i regni del Nord della Spagna. Oggi gli storici medievalisti si chiedono se effettivamente, nei piani del Califfo, era inclusa la conquista della Francia e dell'Italia intera, in modo da far crollare definitivamente la Cristianità, conquistando Roma.
La predicazione della Jihad si estese in tutti i territori che facevano parte dell'impero Almohade, dal Marocco alla Tunisia, con l'obiettivo di mettere insieme un grande ed eterogeneo esercito di combattenti, da scagliare contro i cristiani. Nel frattempo anche Alfonso VIII di Castiglia seguì il consiglio dell' arcivescovo di Toledo Rodrigo Jiménez de Rada, che a sua volta chiese a papa Innocenzo III di indire una crociata contro gli infedeli. Il fine era quello di coinvolgere gli altri sovrani spagnoli e di richiamare più combattenti possibili da tutta Europa, per contrastare l'avanzata musulmana. Il papa indisse la Guerra Santa, mettendo in risalto una possibile azione musulmana anche contro la stessa Roma. Molti uomini risposero all'appello, giungendo in Spagna soprattutto dalla Francia e dall'Italia del Nord. Lungo il tragitto queste bande di uomini saccheggiarono e depredarono le comunità ebraiche di Toledo e non solo; poco dopo, molti di loro decisero di abbandonare il campo e tornarsene a casa prima che le operazioni belliche iniziassero. Purtroppo questa ritirata ebbe un effetto negativo sui piani di Alfonso VIII, che con tenacia riuscì a riunire, il 19 giugno 1212 a Toledo, un grande esercito. Si mossero verso sud in direzione delle fortezze musulmane di Malagon, Calatrava, Alarcos e Caracuel.

Situazione Geopolitica della penisola tra il 1157 e il 1212

Lo schieramento Cristiano poteva contare (attenendoci a moderne stime) su circa 12000 uomini, di cui 8000 fanti e 4000 cavalieri, comandati da Alfonso VIII di Castiglia, Pietro II d'Aragona e Sancho VII di Navarra. A questi uomini, si unirono i Cavalieri dell'Ordine di Santiago e Templari, volontari di Leon e volontari francesi. Sul fronte opposto i musulmani contavano circa 25000 uomini, con Andalusi volontari a supporto, capeggiati da Muhammad al Nasir. Dopo alcuni scontri la vera e propria battaglia fu combattuta nel sito chiamato Mesa Del Rey: lo schieramento musulmano aveva al centro la fanteria Almohade, con volontari musulmani e Andalusi a protezione, ai lati vi era la cavalleria araba e turca a protezione. L'armata Cristiana si schierò con la classica formazione tattica usata dagli eserciti medievali europei.

Schieramento della Battaglia di Las Navas

L'attacco Cristiano aprì la battaglia; l'ala sinistra di volontari respinse i contingenti Cristiani che si contrapponevano loro, mentre la cavalleria Cristiana metteva in fuga gli Andalusi che quasi non combatterono. Lo scontro diventò aspro al centro, mentre lentamente anche l'ala sinistra musulmana cominciava a cedere alla pressione Cristiana. Lo sfondamento fu inevitabile, il Califfo sfuggì a stento alla morte, rifugiandosi a Baeza, poco prima che, sulla sua guardia personale, piombasse Alvaro Nunez de Lara.

La Battaglia in dettaglio

Si dice che la tenda del Califfo fosse stata circondata da catene d'oro poste a sua difesa. Il fatto di averla violata, malgrado la fuga di Muhammad al Nasir, inorgoglì a tal punto la casa di Navarra da indurla a cambiare il proprio stemma araldico, raffigurandovi su campo rosso, catene dorate con, al centro, un verde smeraldo lì dove sorgeva la tenda del Califfo, poi presa.

Il Blasone di Navarra

 La vittoria Cristiana fu totale: le perdite Musulmane furono enormi, tanto da avvicinarsi all' 85-90% dell'armata, mentre per i Cristiani solo intorno al 30%. Fra i vincitori, i caduti furono Pedro Arias (Gran maestro del Sacro Ordine di Santiago) morto per le ferite il 3 agosto, Gomez Ramirez dell'Ordine dei Cavalieri Templari, e infine Ruy Diaz Gran Maestro dell'Ordine di Calatrava. Di lì a poco, a Marrakesh, il Califfo moriva il 13 dicembre del 1213.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le acconciature e i capelli nel Medioevo

La scrittura nel medioevo

Il Letto in epoca medievale