Proposte di lettura: Corpi medievali

Che rapporto ebbero gli uomini e le donne medievali con il proprio corpo? Come un flusso di persone che si riunisce in un corteo, questo saggio sorprendente chiama a raccolta medicina, arte, poesia, musica, politica, filosofia e storia culturale e sociale, per rivelare l'effettiva condizione di chi nel Medioevo visse e morì.




Le vite degli uomini e delle donne medievali erano per molti versi simili alle nostre, ma allo stesso tempo erano colme di esperienze miracolose e metaforiche radicalmente diverse. Si viveva in un'epoca in cui le ferite mortali potevano essere guarite durante la notte per opera di un intervento divino, oppure il cuore di un re, estratto dal cadavere, veniva utilizzato come efficace emblema del potere politico. Grondante sangue e oro, porta d'accesso ai piaceri terreni e punto di contatto con il divino, fatto a pezzi ma potente persino oltre la morte: nel mondo medievale non esisteva terreno più straordinariamente simbolico di quello del corpo.
In "Corpi medievali", lo storico dell'arte Jack Hartnell svela i modi complessi e affascinanti attraverso i quali la gente del Medioevo pensava, esplorava e sperimentava la propria. Nei dipinti e nei reliquiari che celebravano i martiri dei santi, non di rado bizzarri, la dimensione sacra del corpo lasciava un segno tangibile. Nella letteratura e nella politica, i cuori e le teste divennero potenti metafore che modellavano i sistemi di governo e la società in modi che perdurano ancor oggi. I medici e i filosofi naturali incrociavano secoli di sofisticate conoscenze mediche, mettendo spesso in evidenza un'ignoranza della fisiologia tanto profonda, quanto macabra nei suoi risultati.
Insomma, un testo scorrevole, coinvolgente, a tratti avvincente, sulla visione del corpo nel medioevo, che non può mancare nella libreria di un vero appassionato dell'età di mezzo.

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