Il cimelio, tanto insolito quanto antico, è stato scoperto in un fiume bosniaco pochi giorni fa. E, anche se sembra incredibile, si tratta di un'antica spada completamente incastrata in una roccia, come nel celebre racconto, di cui ci siamo occupati in un
precedente articolo. Da lì, il soprannome più scontato di
Excalibur. Anche se, in questo caso, non è servita la mano di un prescelto - come vuole la leggenda - per tirarla fuori dalla roccia, ma la preparazione di alcuni esperti. Stando ai primi esami, l'arma risalirebbe a un periodo storico che corre tra il 1300 e la prima metà del 1400 e, secondo le prime informazioni, potrà essere ammirata prossimamente dai visitatori del
museo nazionale di Serbia, a
Belgrado.
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Immagine subacquea in cui si intravede la spada conficcata tra due rocce |
La spada è stata rinvenuta durante un'immersione, mentre si trovava conficcata fra due rocce sul letto del fiume
Vrbas, poco lontano dal villaggio di
Rekavice e dalle rovine della cittadella medievale
Zvečaj, in
Bosnia Erzegovina, luoghi da cui la l'arma potrebbe trarre le proprie origini. In base alle prime ricostruzioni degli storici e di chi la sta studiando, la lama potrebbe essere appartenuta a qualche cavaliere della corte di
re Ivan e, per un non meglio precisato motivo, sarebbe finita nel fiume. Con il tempo e le correnti, poi, l'arma si sarebbe infilata tra le rocce, lasciando stupefatto chi l'ha ritrovata secoli dopo.
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La spada appena estratta dal fiume Vrbas |
Riportare in superficie l'antico cimelio è stata un'impresa piuttosto complicata, perché la lama si trovava a circa 10 metri di profondità ed era così saldamente incastrata tra le rocce che l'operazione di estrazione è stata particolarmente complicata. Gli scienziati che si sono occupati dell'asportazione, tutti provenienti dall'
Institute for Protection of cultural, historical and nature heritage of Republic of Srpska, hanno tirato fuori la reliquia con estrema attenzione e delicatezza. La spada, che si trova già nel museo della capitale, prima di essere esposta ai visitatori, dovrà essere studiata e restaurata, proprio come accadde in un altro caso molto simile quando, circa 90 anni fa, venne trovava un'altra lama.
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La lama messa in sicurezza e pronta per essere studiata |
Secondo quanto riportato dagli studiosi, la spada si colloca in un contesto e in una storia particolari e il suo ritrovamento non è infatti accidentale. La curatrice del museo, l'archeologa Ivana Pandzi, ha testimoniato la difficoltà di tirarla fuori dall'acqua, ma ha dichiarato:
"È stata un'esperienza grandiosa e significativa, soprattutto perché scoperte simili non accodono nel corso dell'intera vita di un archeologo. Siamo tutti molto emozinati e non vediamo l'ora che il restauro finisca per vedere il vero aspetto della spada".
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