Historie medievali the lif of: Arnolfo di Cambio
Arnolfo di Cambio, noto anche come Arnolfo di Lapo (Colle di Val d'Elsa, 1232 o 1240 circa – Firenze, 8 marzo 1302-1310 circa), è stato uno scultore, architetto e urbanista italiano attivo in particolare a Roma e a Firenze alla fine del Duecento e nei primi anni del secolo successivo. Sulla famiglia e sulle origini di Arnolfo ben poche notizie certe sono giunte fino a noi. Sembra, comunque, figlio di Messer Lapo, notaio a Colle di Val d'Elsa, e di domina Perfetta.
Ritratto nella Vita d'Arnolfo del Vasari |
Arnolfo di Cambio si formò nella taglia (bottega) di Nicola Pisano e
con lui lavorò all'Arca di san Domenico nella chiesa di San Domenico a
Bologna (1264-67), e al pulpito del Duomo di Siena (1265-1269). Dopo aver lasciato la bottega intorno al 1270, avendo acquisito
un'autonomia professionale, si trasferì a Roma, dove fu al seguito di
Carlo I d'Angiò. Di questi anni sono il Ritratto di Carlo I d'Angiò
(circa 1276, oggi presso il Palazzo dei Conservatori, Roma) forse il
primo ritratto realistico di un personaggio vivente, e il monumento
funebre del papa Adriano V a Viterbo. Nel frattempo (dicembre 1277) re
Carlo gli consentiva di interrompere le sue prestazioni professionali
per la Corte angioina e di recarsi a Perugia per la sistemazione della
Fontana Minore, di cui oggi restano solo numerosi frammenti scultorei
presso la Galleria Nazionale.
Ritratto di Carlo I d'Angiò, Arnolfo di Cambio |
Il presepe in Santa Maria Maggiore |
A Roma l'artista era stato a contatto delle grandi opere del passato
romano, e aveva assorbito le lezioni dei maestri cosmateschi, di cui
riutilizzerà i partiti decorativi a intarsi di marmi colorati e vetri
dorati nei cibori della basilica di San Paolo fuori le mura (1285) e di
Santa Cecilia in Trastevere (1293). Del 1289 circa è il monumento
funebre del nipote del cardinale Annibaldi Riccardo Annibaldi
(conservato presso San Giovanni in Laterano, sempre a Roma). In questo periodo
lavorò anche per altre commissioni papali: il monumento a papa Bonifacio
VIII (1296), la statua bronzea di San Pietro nella omonima basilica (1300).
Arnolfo realizzò probabilmente anche la prima rappresentazione
plastica del Presepe, scolpendo nel 1291 otto statuette che
rappresentavano i personaggi della Natività ed i Magi; le sculture
superstiti del primo presepe della storia, inizialmente inserite nel
monumento a Bonifacio VIII nella Cripta della Cappella Sistina, si
trovano nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Negli ultimi anni del Duecento fu a Firenze, dove svolse
probabilmente la sua attività essenzialmente come architetto e di
urbanista, prima di morire agli albori del secolo successivo.
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