Great battles of Historie Medievali: la battaglia di Cresson

La battaglia di Cresson avvenne il 1º maggio del 1187, sulle sponde del Cresson, o 'Ain Gozeh', vicino Nazaret. Fu il preludio della sconfitta del Regno di Gerusalemme nella battaglia di Hattin combattuta due mesi dopo. 
La situazione politica a Gerusalemme era molto tesa. Raimondo III di Tripoli, che aveva governato come reggente ed era uno dei consiglieri più saggi del regno, si rifiutò di accettare come nuovo sovrano Guido di Lusignano. Gerardo di Ridefort, maestro dei cavalieri templari, Roger de Moulins, maestro degli Ospitalieri, Baliano di Ibelin, Ioscio, arcivescovo di Tiro e Reginaldo, furono inviati a Tiberiade per negoziare con Raimondo
 
La battaglia di Cresson, miniatura di Jean Colombe, ca. 1474

Nel frattempo, Saladino aveva inviato una piccola armata verso Tiberiade, guidata da suo figlio al-Afdal, per rappresaglia in merito a un precedente attacco ad una carovana musulmana da parte di Rinaldo di Châtillon. Raimondo III nutriva la speranza che Saladino si potesse alleare con lui contro Guido, e per questo permise alla spedizione di attraversare Tiberiade il 30 aprile, sebbene si fosse premurato di avvisare i cristiani di Nazaret del loro passaggio. Nell'apprendere ciò, Gerardo radunò velocemente un piccolo esercito, formato dalle guarnigioni di Templari di Qaqun e al-Fulah e dai cavalieri del regno acquartierati a Nazaret, un piccolo contingente di soli 140 cavalieri in tutto; Baliano nel frattempo, si era fermato nel suo feudo di Nablus e Reginaldo era anch'egli altrove. La forza di Saladino era composta da 7000 uomini. 
I musulmani finsero una ritirata, una tattica alquanto comune che non avrebbe dovuto trarre in inganno Gerardo; tuttavia, egli ordinò una carica, nonostante il parere contrario di Ruggero, i cavalieri si separarono così dalla fanteria. I musulmani riuscirono a contrastare facilmente la carica diretta dei cristiani, uccidendo prima i cavalieri esausti e poi la fanteria. Gerardo sopravvisse, ma tutti gli altri cavalieri vennero uccisi. Secondo l'Itinerarium, però, Gerardo non ordinò una carica in maniera sprovveduta, ma fu vittima egli stesso di un attacco di sorpresa. L'Itinerarium cita anche l'eroismo di un cavaliere Templare di nome Jakelin de Mailly, il quale, nonostante la morte di tutti i suoi compagni, combatté strenuamente fino alla morte. 
 
Saladino, da un codice arabo del XII secolo
 
Baliano era ad un giorno di marcia, e si era anche fermato a Sebastea per celebrare una festività. Dopo essere giunto al castello di La Fève, in cui dovevano essere acquartierati i Templari e gli Ospitalieri, lo trovò deserto. Così inviò il suo attendente Ernoul in avanscoperta per scoprire cosa fosse successo e presto ebbe notizia della battaglia dai pochi sopravvissuti. Raimondo venne a conoscenza dello scontro e giunse per l'ambasciata a Tiberiade, ed accettò di scortare gli altri fino a Gerusalemme
Raimondo era finalmente disposto ad accettare Guido come re, ma il danno subito dal regno era ormai irreversibile, e sia Gerardo che Reginaldo di Châtillon lo consideravano ormai un traditore. Saladino mise in piedi un esercito ancora più potente, forte di 20.000 uomini e invase il regno a giugno, sconfisse Guido ad Hattin il 4 luglio e, ad ottobre, conquistò anche Gerusalemme.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le acconciature e i capelli nel Medioevo

La scrittura nel medioevo

Il Letto in epoca medievale