Great battles of Historie Medievali: la battaglia di Mansura

La battaglia di Mansura si svolse presso l'omonima città in Egitto, durante la settima crociata, l'8 febbraio del 1250 e vide contrapposti i crociati, guidati dal re di Francia Luigi IX alle truppe del comandante mamelucco Baybars e dell'emiro ayyubide Fakhr al-Dīn ibn al-Shaykh.
A metà del 1249 la flotta crociata sbarcò dunque a Damietta, sul delta del Nilo. Nei pressi si ergeva la città di Mansura, allora capitanata da un promettente ufficiale mamelucco, Baybars. Superate le deboli difese di Damietta, i Crociati si bloccarono davanti a Mansura, rifiutando sdegnosamente un'accomodante proposta del sultano ayyubide di scambiare l'importante porto di Damietta con Gerusalemme (che per i musulmani, all'epoca, non aveva particolare importanza e che, comunque, gli Ayyubidi pensavano, o speravano, di poter riconquistare in un futuro non troppo lontano). 
 
Miniatura rappresentante la battaglia di Mansura nel ms. Vie et miracles de saint Louis

L'ambizioso sovrano francese urtò però contro le imprendibili mura di Mansura e le inusuali capacità di resistenza di Baybars, che sperava, come infatti avvenne, di ricevere rinforzi determinanti dall'Emiro ayyubide Fakhr al-Dīn ibn al-Shaykh. Questi, impegnato in Siria contro gli Ospedalieri ad Ascalona, dopo aver sconfitto i suoi esigui avversari, giunse nel delta del Nilo e, accerchiate a sua volta le forze crociate, ne impose la resa.
L'8 febbraio 1250 un beduino indicò ai crociati dove potevano oltrepassare il Nilo, così Guillaume de Sonnac, Roberto I d'Artois e Guglielmo II Spadalunga, che comandava il contingente inglese, si lanciarono all'assalto dei musulmani senza l'aiuto dell'armata francese principale: presi di sorpresa, gli egiziani si ritirarono ripiegando rapidamente nella città. Roberto I allora si lanciò all'inseguimento anche se senza il resto delle forze francesi. Si trovò dunque in inferiorità numerica, motivo per cui secondo Matteo Paris, De Sonnac fu costretto a seguirlo con i suoi templari, pur non volendo. I tre comandanti caricarono Mansura con uomini stanchi e senza rinforzi, e rapidamente vennero completamente circondati. De Sonnac rifiutò la resa e i suoi cavalieri combatterono fino all'ultimo uomo. 
 
Il delta del Nilo

Il conte Spadalunga morì in combattimento così come Roberto I, De Sonnac invece riuscì a scappare; gravemente ferito, con un solo occhio e con due soli cavalieri degli originali 280, fuori dalla città trovò però l'esercito francese che veniva in rinforzo, così dopo essersi fatto prestare le prime cure mediche, tornò ad aiutare i suoi a respingere gli inseguitori musulmani.
Inutile fu infine il tentativo di resistenza di Luigi IX. Mentre la dissenteria mieteva vittime anche maggiori dello scorbuto e del tifo, il sovrano francese - ammalatosi e curato da un valente medico arabo - fu addirittura catturato il 5 aprile 1250 insieme ai fratelli Carlo e Alfonso; venne liberato dalla moglie solo dopo il difficile pagamento di un riscatto di 800.000 bisanti d'oro, che i Templari furono letteralmente obbligati ad anticipargli.
Re Luigi rimase dunque in Terrasanta fino al 1254, dedicandosi al rafforzamento dei presidi d'oltremare ancora controllati dai cristiani.

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