Le vette dell'arte medievale: la basilica di Saccargia

Se quest'estate vi capita di andare in Sardegna e di trovarvi dalle parti di Sassari, c'è un posto che non potete assolutamente perdere se siete amanti dell'arte medievale: imboccata la E25 a sud della città, uscite allo svincolo della basilica di Saccargia, uno dei primi, e seguite le indicazioni per questo posto; vi troverete davanti un autentico gioiellino che vale la pena visitare.

L'esterno della basilica di Saccargia

Immersa in una campagna estremamente suggestiva, questa costruzione a fasce di pietre bianche e nere è una testimonianza iconica della Sardegna medievale. Voluta dal Giudice Costantino I di Torres nel 1116 per un voto alla Madonna e affidata ai monaci Camaldolesi, venne realizzata da maestranze di scuola pisana. All'epoca, dalle parti della Toscana, si usava l'alternanza in fasce di pietre chiare e scure. Del XII secolo sono l'ampliamento ed il campanile, iconico nel paesaggio circostante. Il portico sulla facciata, attribuito ad architetti provenienti dalla città di Lucca, fu probabilmente aggiunto in seguito a chiesa ultimata. Alla fine del XII secolo l'abside centrale fu affrescata da un ignoto artista proveniente dall'Italia centrale; al giorno d'oggi il ciclo di affreschi rimasto può essere considerato l'unico esempio superstite in Sardegna di pittura murale romanica in ottimo stato di conservazione.

La basilica con il portico antistante

La facciata, composta da tre ordini, è preceduta da un portico; i muri invece nella parte chiara sono composti da conci calcarei, mentre nella parte scura da basalto. L'interno è composto da una sola navata e un breve transetto su cui si affacciano tre cappelle dotate di abside; l'abside centrale conserva il grande capolavoro di questa chiesa: un ciclo di affreschi dove, nella parte alta, è visibile un Cristo in una cornice a forma di mandorla, mentre nelle parti intermedia e bassa si hanno, rispettivamente, una Madonna orante con i santi, alcune scene della vita di Cristo, ed un falso velario. 

L'abside della chiesa

La dimensione minuta delle finestre monofore è tipica delle architetture medievali, che sono massicce e oscure, con pochi pertugi per il filtraggio della luce. Probabilmente, in base agli stili riscontrati, gli affreschi sono stati eseguiti a cavallo fra il XII ed il XIII secolo.

Particolare dell'affresco absidale

Alcuni restauri a fine ottocento hanno leggermente snaturato il piccolo portico di ingresso, ma nel complesso il fascino di questo luogo resta intatto, ed è assolutamente una meta da considerare se si è appassionati di arte medievale.


Commenti

Post popolari in questo blog

Le acconciature e i capelli nel Medioevo

La scrittura nel medioevo

Il Letto in epoca medievale